Roma, Camera dei Deputati – Giovedì 6 novembre 2025, ore 16.00, Sala della Lupa

Il meccanismo europeo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM – Carbon Border Adjustment Mechanism), rappresenta una delle più rilevanti novità regolatorie degli ultimi anni per il sistema produttivo italiano ed europeo; rivoluzionario per le politiche di decarbonizzazione, solleva al contempo interrogativi cruciali per la competitività, la fiscalità e la governance delle imprese.

Ideato per mitigare il rischio di carbon leakage – la delocalizzazione della produzione verso Paesi con normative ambientali meno rigorose – attribuendo un prezzo del carbonio sulle importazioni di beni ad alta intensità emissiva.

Ciononostante, le modalità di attuazione restano tuttavia complesse; con l’elevato rischio, in assenza di un coordinamento efficace, di proliferare criticità legate a pratiche elusive o a distorsioni della concorrenza, con ripercussioni sui settori industriali italiani più esposti.

Unitamente alla dimensione ambientale, il profilo fiscale e regolatorio del CBAM assume una rilevanza centrale: la definizione dei flussi dichiarativi, la tracciabilità delle emissioni e la corretta contabilizzazione dei costi di carbonio richiederanno una profonda revisione dei processi interni delle aziende, chiamate ad integrare la sostenibilità nella catena del valore e a monitorarne l’intera filiera, dal fornitore al cliente finale. La stessa utilità del CBAM è strettamente connessa dalla capacità del sistema produttivo di garantire trasparenza, misurabilità e responsabilità condivisa lungo tutto il ciclo economico.

Per comprenderne meglio la portata, il convegno “Industria italiana alla prova del CBAM: carbon compliance e competitività” riunirà a Roma, nella prestigiosa Sala della Lupa presso la Camera dei deputati, rappresentanti istituzionali, accademici ed esperti del mondo produttivo. In occasione del mese dell’educazione finanziaria, Carbon Compliance Club,  in collaborazione dello studio Studio Salvini e Soci e lo Studio Agnoli Law hanno ideato questa iniziativa per favorire un contributo costruttivo a questo dibattito, un’analisi puntuale dello stato dell’arte arricchita da un confronto tra istituzioni, mondo accademico e operatori economici, provando a tracciare una rotta equilibrata tra carbon compliance, competitività e tutela del sistema industriale nazionale.

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